SOCIOLOGIA: LA GLOBALIZZAZIONE
LA GLOBALIZZAZIONE
La parola
"globalizzazione" (globalization in inglese) ha registrato una rapida
diffusione a partire dal Novanta del Novecento. Nonostante la centralità del
concetto di "globalizzazione" non esiste un'altrettanta chiarezza e
univocità di significato. Spesso si presenta implicitamente come termine carico
di giudizi di valore, positivi o negativi: per alcuni la parola evoca nuovi e
promettenti scenari in campo economico, sociale e culturale, per altri si
associa inesorabilmente a fenomeni deprecabili quali l'imperialismo economico,
la debolezza politica degli Stati nazionali, la perdita delle identità locali.
La definizione generale del fenomeno: chiamiamo globalizzazione l'insieme dei processi di varia natura (nei settori dell'economia, della politica, della cultura, dei mezzi di comunicazione) che tendono ad accorciare le distanze e a unificare il mondo attraverso la creazione di sistemi specializzati di portata mondiale (come Internet, le imprese economiche multi o transnazionali, le televisioni satellitari, le organizzazioni internazionali) che agiscono superando gli ostacoli rappresentati dalle barriere nazionali, creando di fatto una "società globale" a cui tutti apparteniamo.
RADICI DELLA GLOBALIZZAZIONE
VERSO IL VILLAGGIO GLOBALE
Lo
sviluppo dei processi di globalizzazione ha presupposto alcuni eventi storici:
- la fine della contrapposizione politica del mondo in due blocchi:
occidentale (Stati Uniti) e orientale (Unione Sovietica), collocabile a
cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Inoltre, la fine del
clima di guerra fredda che per molti anni aveva caratterizzato i rapporti
tra le due superpotenze.
- la cosiddetta terza rivoluzione industriale, una profonda
trasformazione nei sistemi produttivi che si colloca storicamente nella
seconda metà del Novecento. Una conseguenza è per esempio la nascita di
nuovi settori produttivi (elettronica, informatica, telecomunicazioni)
- l'evoluzione
dei trasporti e delle comunicazioni, a cui l'elettronica ha dato un
decisivo impulso (computer, Internet, trasmissioni satellitari, telefonia
mobile). Il mondo diventa, secondo la celebre espressione utilizzata dal
sociologo canadese Marshall McLuhan (1911-1980), un villaggio globale in
cui la tecnologia, estendendo le nostre possibilità di conoscenza oltre il
limite delle informazioni che ci vengono dai sensi, concentra idealmente
tutti i luoghi e gli individui del pianeta in un'unica dimensione
spazio-temporale.
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