SOCIOLOGIA: LA GLOBALIZZAZIONE

LA GLOBALIZZAZIONE

La parola "globalizzazione" (globalization in inglese) ha registrato una rapida diffusione a partire dal Novanta del Novecento. Nonostante la centralità del concetto di "globalizzazione" non esiste un'altrettanta chiarezza e univocità di significato. Spesso si presenta implicitamente come termine carico di giudizi di valore, positivi o negativi: per alcuni la parola evoca nuovi e promettenti scenari in campo economico, sociale e culturale, per altri si associa inesorabilmente a fenomeni deprecabili quali l'imperialismo economico, la debolezza politica degli Stati nazionali, la perdita delle identità locali.

La definizione generale del fenomeno: chiamiamo globalizzazione l'insieme dei processi di varia natura (nei settori dell'economia, della politica, della cultura, dei mezzi di comunicazione) che tendono ad accorciare le distanze e a unificare il mondo attraverso la creazione di sistemi specializzati di portata mondiale (come Internet, le imprese economiche multi o transnazionali, le televisioni satellitari, le organizzazioni internazionali) che agiscono superando gli ostacoli rappresentati dalle barriere nazionali, creando di fatto una "società globale" a cui tutti apparteniamo.


RADICI DELLA GLOBALIZZAZIONE

Gli effetti della globalizzazione sono evidenti su scala mondiale da circa 20 anni, ma i processi di riduzione delle distanze e di unificazione politica e culturale di civiltà diverse non sono novità nella storia universale. Un primo esempio potrebbe essere Alessandro Magno (356-323 a.C.), che tentò di unificare Occidente e Oriente attraverso una reciproca assimilazione di ordinamenti politici, usi e costumi. 


VERSO IL VILLAGGIO GLOBALE

Lo sviluppo dei processi di globalizzazione ha presupposto alcuni eventi storici:

  • la fine della contrapposizione politica del mondo in due blocchi: occidentale (Stati Uniti) e orientale (Unione Sovietica), collocabile a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Inoltre, la fine del clima di guerra fredda che per molti anni aveva caratterizzato i rapporti tra le due superpotenze. 
  • la cosiddetta terza rivoluzione industriale, una profonda trasformazione nei sistemi produttivi che si colloca storicamente nella seconda metà del Novecento. Una conseguenza è per esempio la nascita di nuovi settori produttivi (elettronica, informatica, telecomunicazioni)
  • l'evoluzione dei trasporti e delle comunicazioni, a cui l'elettronica ha dato un decisivo impulso (computer, Internet, trasmissioni satellitari, telefonia mobile). Il mondo diventa, secondo la celebre espressione utilizzata dal sociologo canadese Marshall McLuhan (1911-1980), un villaggio globale in cui la tecnologia, estendendo le nostre possibilità di conoscenza oltre il limite delle informazioni che ci vengono dai sensi, concentra idealmente tutti i luoghi e gli individui del pianeta in un'unica dimensione spazio-temporale.

 

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