SOCIOLOGIA: I DIVERSI VOLTI DELLA GLOBALIZZAZIONE, LA GLOBALIZZAZIONE CULTURALE

 LA GLOBALIZZAZIONE CULTURALE

Macdonalizzazione

Con "globalizzazione culturale" si allude al fatto che oggi, in ogni parte del mondo, le persone condividono conoscenze, consuetudini, norme e modelli di comportamento, usi e costumi - ciò che appunto nel linguaggio antropologico si chiama "cultura". 

La cultura che si diffonde e domina nel mondo globalizzato è quella occidentale, in particolare quella statunitense. Il sociologo statunitense George Ritzer (nato nel 1940) ha parlato in proposito di "macdonaldizzazione" del mondo, designando, con tale espressione, uno scenario globale in cui - come nella nota catena di fast food statunitensi, diffusi in tutto il pianeta - la standardizzazione e la ripetibilità, insieme alla rapidità del consumo, caratterizzano la fruizione dei prodotti come delle conoscenze e delle idee. 

All'idea di una "macdonaldizzazione" del mondo si accompagna quasi sempre una valutazione negativa: tale processo distruggerebbe le tradizioni locali, appiattirebbe le produzioni culturali su livelli standard di mediocrità, impoverirebbe la ricchezza e la varietà della stessa vita umana. L’essere umano della società globalizzata può spostarsi da un confine all'altro della terra senza mai sentirsi straniero in nessun luogo

Alcuni autori, tuttavia, hanno ridimensionato la tesi della "macdonaldizzazione", sostenendo che la cultura globalizzata non distrugge le tradizioni locali, ma piuttosto si mescola e si integra con esse. Secondo questa interpretazione, un bene può diffondersi su scala mondiale ma nel contempo declinarsi in molte forme diverse, in base alle politiche di marketing delle aziende, in base alle caratteristiche dei diversi paesi: ad esempio, un'industria specializzata in arredamenti per interni, pur proponendo un medesimo design, diversificherà la linea dei suoi mobili in base alle esigenze e ai gusti dei mercati in cui vende. Ma lo stesso meccanismo opererebbe anche per i prodotti simbolici: le idee e i comportamenti si diffondono trasformandosi a contatto con le diverse realtà culturali, ricevendo letture e interpretazioni differenti. Per designare questo meccanismo di ibridazione, che nasce dalla mescolanza di "globale" e "locale", il sociologo inglese Roland Robertson (nato nel 1938) ha utilizzato il termine localizzazione.

Commenti

Post popolari in questo blog

SOCIOLOGIA: IL WELFARE STATE

SOCIOLOGIA: IL LAVORO OGGI

SOCIOLOGIA: LA GLOBALIZZAZIONE